Sbarrò gli occhi sentendo qualcuno accanto a sé. Una cameriera fece un balzo indietro per lo spavento, allora il ragazzo la guardò sorpreso chiedendole spiegazioni con lo sguardo. “Buongiorno signore, mi scusi se l’ho svegliata” bofonchiò la ragazza timidamente. Gabriel si portò una mano dietro la nuca cercando di accelerare il suo intorpidimento dovuto al sonno. “Ah, non ti preoccupare…” mormorò ricordandosi cosa fosse successo quella notte e immediatamente si sentì crescere dentro una rabbia inimmaginabile. Come aveva osato il pervertito prenderlo in quel modo? Come una puttana? “Bene signore, ecco la colazione che il signor Hesediel mi ha ordinato di portarle, spero sia di suo gradimento”. “No, penso proprio che mi andrà di traverso” commentò acido, poi aggiunse “E a proposito di quello stronzo, sa dov’è andato?” domandò coprendosi con le lenzuola dopo aver constatato di essere quasi del tutto scoperto. Situazione abbastanza imbarazzante. “Non lo so, signore, è uscito circa un’ora f...
"Si vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo. Un giorno ecco che uno alza gli occhi e lo vede. In un attimo non si sa perchè, non si sa come, qualcosa si rompe: una diga tra due acque. E due sorti si mescolano, si confondono e precipitano." (Gabriele D'Annunzio)