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Visualizzazione dei post da maggio, 2009

Noi due (capitolo 7)

Hesediel attraversò rapidamente la hall dell’albergo, tuttavia non poté non notare gli sguardi incuriositi di alcuni sottoposti. Al suo passaggio una cameriera sussurrò qualcosa all’orecchio di un’altra che arrossì osservandolo. Si passò stancamente una mano fra i capelli fermandosi al bancone della reception. "Brunetti!" chiamò impaziente. L’uomo sulla quarantina apparve all’istante come se fosse stato un’invocazione. "Bentornato signore, desidera?" chiese con tono cordiale. Hesediel socchiuse gli occhi serrando le labbra. Sul volto dell’altro leggeva disagio, era successo qualcosa che non voleva dirgli. Gli si avvicinò di un centimetro. "Sapere cos’è accaduto in mia assenza" rispose freddo. "Nulla al di fuori dell’ordinario signore; i suoi collaboratori hanno lasciato dei messaggi, alcuni clienti sono stati piuttosto scontrosi e hanno rotto delle luci nella discoteca a ovest, una cameriera è in ospedale…ah! Il signor Lucas mi ha detto di riferirle c

Noi due (capitolo 6)

Era normale. Era una cosa perfettamente normale e fisiologica, non era lui che era diventato tutt’ad un tratto gay. Si passò una mano sopra gli occhi rossi. Il computer con un beep si spense togliendo ogni fonte di luce nella stanza. Aveva appena scoperto che il sesso anale poteva rivelarsi estremamente piacevole per un maschio penetrato in quanto il pene stimolava la prostata, ritenuto l’organo maschile più erogeno, e la cosa lo aveva preso del tutto di sorpresa. Guardò l’ora. 5.17 am. Quel tiranno di Kasim lo aveva in sostanza steso con gli allenamenti di quella notte, e almeno facesse quegli stramaledetti esercizi di giorno! No, lui doveva farli di notte per stressarlo e affaticarlo di più. Il buio, infatti, anche se inconsciamente, lo metteva in agitazione e lo rendeva più debole. Sospirò tra i denti. Si alzò dalla sedia indolenzito, nonostante fossero passati quattro giorni dalla notte in cui era stato sverginato, il fondoschiena ancora ne risentiva del trattamento di Hesediel. Pr

Alexandros ( capitolo 10)

Finalmente è tornato! Pensavo di morire senza di lui, ma dove cavolo sono finiti tutti? Soprattutto Alexandros chissà dov’è andato a quest’ora… e neanche Julius c’è, speriamo bene, non vorrei che quel deficiente ne combinasse una delle sue. Cornelius non è voluto venire, ha detto che lo incontrerà domani, che non sta bene andare da lui a quest’ora della notte. Ma sai chi se ne frega! Inizio a correre, ormai sento delle voci, sono forti come gli uomini a cui appartengono, a me hanno sempre fatto un po’ impressione questi generali, sono cosi grandi, muscolosi e potenti, mi pare che se solo mi prendesse uno di loro per mano me la spezzerebbe; che sciocca! Anche papà è un generale, ma lui è molto gentile con noi, non è rude. Oh, per gli dei! Sento il suo profumo, un odore buono e tranquillizzante. So di stare per fare una figuraccia, però sinceramente non mi importa, quindi, senza pensarci due volte, spalanco la porta dell’exedra ed entro. Davanti a me ci sono circa sei uomini, forse gener

Alexandros ( capitolo 9)

Alexandros stese le gambe perlacee e chiuse gli occhi. Un leggero venticello gli accarezzava il viso esposto al sole di fine estate. La sola toga gli dava alquanto fastidio per il caldo, anche se era di lino. Si passò una mano fra i capelli sospirando. Si alzò guardandosi intorno. Non c’era nessuno al di fuori di Tia* che chiamò. La donna si voltò e gli sorrise aspettandolo, quando lui la raggiunse le prese dalle mani un secchio d’acqua. Lei lo ringraziò per la gentilezza che le dimostrava sempre. “Figurati” rispose il ragazzo avviandosi con Tia verso le cucine. “Quanto fa caldo! Oggi non hai lezione con i figli del padrone?” gli chiese accendendo il fuoco. “No, oggi erano stanchi e li ho lasciati riposare, ma ho detto loro di leggere alcune poesie di Menandro” la informò cominciando a tagliare delle cipolle. “Che fai? Cosi piangerai” lo rimproverò scherzosa. “Non ti preoccupare, invece tuo figlio come sta? Ultimamente l’ho visto un po’ pallido” affermò, mentre l’acido solforico della