Passa ai contenuti principali

Noi due (capitolo 14)


Non ci posso credere, eppure sono già passati sei anni da quel giorno, da quando Hesediel ha scelto di sparire dalla mia vita senza chiedermi il permesso; in fondo non mi ha chiesto il permesso neanche per entrarci. Ha sempre fatto come ha voluto lui. E io ero sempre troppo debole per oppormi a lui. A volte penso che sia un bene che se ne sia andato, avrei rischiato di vivere come una sua ombra.
Io sono cambiato da allora.
Lo ammetto, l’ho cercato disperatamente, ero furioso e depresso. Lo amavo.
Lo amo?
Non lo so più, ma ancora lo penso. E dopo di lui non ho avuto nessun altro uomo.
Nessuno.
Non ho più voluto essere abbracciato da un altro maschio, neppure un amico.
Volevo conservare per sempre il suo profumo. Nei primi tempi mi rifugiavo nel suo letto e piangevo sui suoi vestiti. Si, esattamente come una ragazzina alla sua prima cotta.
Quasi mi viene da ridere, ora, ripensandoci, però in quel momento soffrivo. Soffrivo veramente.
Avevo conosciuto l’amore.
E posso affermare che esso non è bello, non è gioia, non è bellezza. È solo sofferenza.
Non voglio più amare.
Dopo di lui non ho amato nessun uomo, tuttavia ho avuto parecchie donne. E solo una relazione, con Evrika.
Era una cara ragazza che mi aveva amato sinceramente e che mi amerà per sempre, cosi come mi ha giurato quella sera di Natale sotto la neve.
‘Tu sei l’unico che amo, Gabriel, e che sempre amerò. Perché mi guardi cosi? Non ci credi? Io ti amerò per sempre, qualsiasi cosa dovesse accadere. Qualsiasi’ cosi mi aveva sussurrato prima di stringermi al suo fragile corpo dilaniato da quel male che l’ha portata via un anno fa.
Sono morti.
Lei e Hegyron.
Due persone che amavo.
Ancora, nei momenti in cui penso agli ultimi avvenimenti di sei anni fa, mi sembra che tutto scorra davanti ai miei occhi cosi velocemente da non capire cosa sia successo veramente.
Il scoprire che qualcosa di importante si nascondeva nel mio passato, la pazzia di Hegyron e la sua morte, l’abbandono di Hesediel.
Ancora ricordo lo sguardo accusatorio di Nathalie.
Era colpa mia se suo marito era sparito. Certo, era solo colpa mia.
Perché ero il suo amante.
Quella donna, cosi dolce all’apparenza, è davvero temibile. Ha fatto di tutto per far dichiarare la morte di Hesediel, in tale modo lei sarebbe diventata la sua unica ereditaria.
Lo amava, certo, ma amava molto di più i suoi soldi e il suo potere.
Ancora Hesediel non è ufficialmente morto, solo fra quattro anni lo dichiareranno tale.
E io stupidamente mi ancoro anche dopo cosi tanto tempo alla speranza del suo ritorno. Non so come reagirei. Se lo vedessi vorrei comportarmi in modo del tutto freddo trattarlo con sufficienza, però so benissimo che non ci riuscirei.
Anche se ora sono diverso, sono più forte.
Mi manca.
Ho cercato di rifugiarmi in avventure e nello studio e nel lavoro. Tutto è stato invano.
Il sesso non mi ha dato consolazione, lo studio intenso mi è sembrato fin troppo poco e il lavoro… beh, almeno grazie a quello potevo sfogarmi picchiando i criminali.
Per fortuna non sono un semplice poliziotto, poiché faccio parte di un’agenzia non governativa che lavora sotto copertura per arrestare i criminali a livello internazionale.
Con i pesci piccoli mi diverto abbastanza, ma devo sempre stare in guardia con i capi.
Ironico, però ho scoperto che il ‘mio caro’ Hesediel aveva parecchi punti scuri su alcuni suoi affari. Diciamo che spesso lavorava al limite del legale.
Ecco perché in pochi anni è diventato tanto ricco. In ben sei anni si era posto a capo di una catena di alberghi di lusso e gioiellerie.
Lo devo ammettere.
Pochi ci sarebbero riusciti.
Un uomo forte e senza scrupoli.
Non che all’inizio mi avesse dato un’altra impressione.
Ma ho recuperato i miei ricordi grazie a terapie varie. E ho capito alcune cose che non potevo cogliere altrimenti. Ho capito alcune sue parole, alcuni gesti.
Vorrei rivederlo e chiedergli molte cose, soprattutto vorrei chiedergli se mi ha mai amato.

Commenti

  1. ... me non riesce a trovare parole giuste per un commento * *

    RispondiElimina
  2. ehm...ma la devo considerare una cosa positiva o negativa??XDkissoni

    RispondiElimina
  3. ah cmq tesò l'ho mandata io la III parte di P.S. baci

    RispondiElimina
  4. Ok carissima^^ Cmq... beh, in senso positivo perchè sei molto brava come al solito a raccontare e a farmi prendere i colpi XDXDXD i lche è positivo per una scrittrice. Ma.... CAVOLOOOOOO PERO' COME SEI ANNI??????? Me svien... dov'è il mio Hesediel? * *

    RispondiElimina
  5. mah,nn penso lo vedrai troppo presto;)
    però tranquilla che ancora non ho fatto morire anche luiXD
    un abbraccio

    RispondiElimina
  6. ... beh... questo è ovvio. Ti conviene mia dolce amichetta muahahha

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Noi due (capitolo 13, parte prima)

Il bambino dai capelli scuri gli prese la mano, mentre gli diceva di non lamentarsi poiché non si era fatto male. “Gabriel! Hegyron!” strillò una voce femminile avvicinandosi ai due bimbi. Gabriel alzò lo sguardo verso il suo amico. Hegyron? Quello era Hegyron? La madre di Gabriel si inginocchiò e gli diede un veloce bacio sulla fronte. “Tutto bene tesoro?” domandò studiando il ginocchio sbucciato. Gabriel annuì cercando di trattenere le lacrime. La donna gli sorrise dolcemente e prese lui e Hegyron per mano e si avviarono verso casa. Un tunnel nero. Correva. Guardava velocemente indietro, sentiva di essere inseguito. Aveva il fiato corto. Non ce la faceva più. Udiva altri passi dietro di lui. Una voce maschile lo stava chiamando. Si fermò stanco. Conosceva quella voce. “Tutto bene?” gli chiese un giovane uomo inginocchiandosi accanto a lui. Gabriel lo fissava incredulo. Non poteva sbagliarsi! Aveva i capelli più lunghi, il corpo era più esile e i tratti del viso non erano cosi severi,...

Help me!

Vi supplico, si, dico a voi che vi trovate a passare per questo blog, se avete 2 minuti e un'idea... ditemi cosa ci posso mettere nella tesina!!! Sto finendo lo scientifico e non ho la più pallida idea su cosa fare la tesina, quindi... help meeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!! Si accetta di tutto- libri, frasi, film, cartoni, fatti, cronache...- ma datemi un'idea!!! Un saluto, Jivri'l.

Noi due (capitolo 12)

“Signor Belleirs, sarebbe cosi gentile da accordare la sua attenzione alla mia noiosa lezione?” domandò un uomo sulla cinquantina fermandosi vicino a Gabriel che alzò lo sguardo annoiato. “Certo signore, mi scusi” disse semplicemente e tornò a guardare fuori dalla finestra. “Signor Belleirs! E’ la terza volta che la riprendo in poco meno di mezz’ora, se proprio non le interessa potrebbe gentilmente uscire fuori?” riprese il professore dopo alcuni minuti. Il ragazzo si alzò, prese i libri e uscì. Non si sognava nemmeno di rimanere nel corridoio, quindi andò nel cortile dove si sedette su una panca e aprì un libro che cominciò a leggere distrattamente. Le parole scorrevano veloci sotto i suoi occhi ma non capiva il loro significato, lesse una pagina tre volte, però non afferrò nulla, perciò decise di chiudere il libro. Il problema era che pensava soltanto a Hesediel. La sera dopo la festa lo aveva chiamato e gli aveva ricordato che sarebbe partito in un viaggio di affari in California, p...