La luce. Era da tantissimo tempo che desiderava rivedere la luce. Sentiva che le palpebre gli pesavano come se fossero pietre, tuttavia, con uno sforzo immane, aprì gli occhi. Non vide nulla. Tutto gli appariva soffuso, ma poteva vedere la luce. Udiva suoni come se provenissero da lontano, da troppo lontano per farsi intendere da lui né gli interessava sapere quello che le voci gli stavano chiedendo. Voleva solo vedere ancora la luce, perché ogni essere umano prima di spirare cerca di acchiappare per l’ultima volta una scintilla del sole. Nessuno vorrebbe morire quando è buio. La morte è buio e l’uomo è un essere splendente. Chiuse gli occhi. E gli riaprì. Questa volta la vista era più chiara e le voci più vicine e fastidiose. Voltò il viso sul cuscino non troppo morbido. Cercò di mettere a fuoco ma davanti a lui c’erano solo due figure scure sfocate. Aprì le labbra, non poteva parlare, erano arse. Lui stesso improvvisamente si sentì bruciare. La schiena era in fiamme. Voleva urlare, ...
"Si vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo. Un giorno ecco che uno alza gli occhi e lo vede. In un attimo non si sa perchè, non si sa come, qualcosa si rompe: una diga tra due acque. E due sorti si mescolano, si confondono e precipitano." (Gabriele D'Annunzio)