Erano ormai le quattro passate quando Erast rincasò insieme a Viktor. Anche se non lo voleva ammettere, era stanchissimo. Stare lì ed essere gentile con i clienti lo aveva spossato del tutto, almeno Viktor non lo aveva lasciato andare con quell’uomo giacché, in verità, non ne aveva alcuna voglia. Una volta dentro l’appartamento, il ragazzo si buttò sul letto affondando il viso nel cuscino. Non seppe quanto tempo passò, ma improvvisamente una mano lo scosse. “Mmh?” domandò con gli occhi chiusi. “Vai a farti un bagno prima di dormire, puzzi” disse la voce del bruno. “Chi se ne… la faccio quando mi sveglio” grugnì voltando il capo dalla parte opposta. “Ma tu guarda, pensavo fossi più resistente” tuonò sarcastico “ come facevi quando ti trombavi più uomini in una notte?” domandò tagliente. “Vuoi provare?” lo provocò non muovendosi. Dopo alcuni secondi sentì le mani di Viktor afferrarlo alla vita e girarlo. Sorrise di soddisfazione. “Ah, quindi lo vuoi” constatò portando una mano su un glut...
"Si vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo. Un giorno ecco che uno alza gli occhi e lo vede. In un attimo non si sa perchè, non si sa come, qualcosa si rompe: una diga tra due acque. E due sorti si mescolano, si confondono e precipitano." (Gabriele D'Annunzio)