Gabriel aprí gli occhi sentendo di non poter piú respirare. Gli ci vollero alcuni secondi per rendersi conto di essere nella propria stanza di motel. Sospiró piano e adagió il capo sul cuscino. Stette tranquillo alcuni minuti, poi si volse verso la finestra. Ormai era evidente che era il tempo del crepuscolo. Prese il cellulare. Erano le quattro e mezza. Si alzó. Tanto era sicuro che non sarebbe piú riuscito a riaddormentarsi. Si mise addosso una tuta leggera e uscí. Un´aria fresca lo accolse. Cominció a correre sperando di non ripensare al sogno appena fatto. Impossibile. Hesediel. Hesediel. Hesediel! Aveva sognato che lui era a capo di quella banda di criminali. Dio, stava impazzendo? Ora anche al lavoro non gli dava pace. E come lo aveva immaginato! Totalmente cambiato, ma con gli stessi occhi magnetici. Scosse la testa. Lo spettro di Hesediel fu come dissipato dalla sua mente. Aveva una missione da compiere, cavolo! Doveva essere preparato! Per l´intera mattinata continuó a fare es...
"Si vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo. Un giorno ecco che uno alza gli occhi e lo vede. In un attimo non si sa perchè, non si sa come, qualcosa si rompe: una diga tra due acque. E due sorti si mescolano, si confondono e precipitano." (Gabriele D'Annunzio)