Il bambino dai capelli scuri gli prese la mano, mentre gli diceva di non lamentarsi poiché non si era fatto male. “Gabriel! Hegyron!” strillò una voce femminile avvicinandosi ai due bimbi. Gabriel alzò lo sguardo verso il suo amico. Hegyron? Quello era Hegyron? La madre di Gabriel si inginocchiò e gli diede un veloce bacio sulla fronte. “Tutto bene tesoro?” domandò studiando il ginocchio sbucciato. Gabriel annuì cercando di trattenere le lacrime. La donna gli sorrise dolcemente e prese lui e Hegyron per mano e si avviarono verso casa. Un tunnel nero. Correva. Guardava velocemente indietro, sentiva di essere inseguito. Aveva il fiato corto. Non ce la faceva più. Udiva altri passi dietro di lui. Una voce maschile lo stava chiamando. Si fermò stanco. Conosceva quella voce. “Tutto bene?” gli chiese un giovane uomo inginocchiandosi accanto a lui. Gabriel lo fissava incredulo. Non poteva sbagliarsi! Aveva i capelli più lunghi, il corpo era più esile e i tratti del viso non erano cosi severi,...
"Si vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo. Un giorno ecco che uno alza gli occhi e lo vede. In un attimo non si sa perchè, non si sa come, qualcosa si rompe: una diga tra due acque. E due sorti si mescolano, si confondono e precipitano." (Gabriele D'Annunzio)